Agricoltura rigenerativa: un approccio rivoluzionario
Green Tech Insight #19 - Agricoltura rigenerativa: quali sono le tecniche chiave che permettono di ripristinare i cicli naturali rendendo il suolo più fertile e l'ecosistema più resiliente.
Benvenuti e benvenute!
Gennaio è il mese del Veganuary, un'iniziativa globale che invita a riflettere su come le nostre scelte alimentari possano avere un impatto positivo sul pianeta. Durante questo periodo, molte persone sperimentano una dieta vegana, contribuendo a ridurre la pressione sulle risorse naturali e il proprio impatto ambientale.
Anche Up2You si è lanciata con entusiasmo nel Veganuary, invitando il Green Team a sperimentare gustose opzioni vegetali in ufficio per tutto il mese!
Collage dei piatti preparati dai colleghi di Up2You che stanno partecipando alla sfida del Veganuary aziendale
Per celebrare questa occasione, vorrei esplorare come l’agricoltura rigenerativa possa migliorare i sistemi alimentari, coniugando sostenibilità, innovazione e qualità.
Questa pratica agricola si concentra sul ripristino degli ecosistemi e sulla creazione di suoli sani, capaci di sostenere una produzione alimentare sostenibile.
In questo numero di Green Tech Insight, scopriremo cosa rende l'agricoltura rigenerativa un modello chiave per affrontare le sfide ambientali, analizzando i suoi benefici per il suolo e l'ambiente e condividendo esempi di aziende che stanno adottando questo approccio trasformativo.
Che cos'è l'agricoltura rigenerativa?
L’agricoltura rigenerativa è una pratica agricola che non si limita a coltivare, ma punta a ripristinare i cicli naturali, rendendo la terra più fertile e l’ecosistema più resiliente.
A differenza dell’agricoltura biologica, che elimina fertilizzanti e pesticidi chimici, l’agricoltura rigenerativa va oltre. È un vero e proprio approccio olistico progettato per migliorare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, sequestrando l’anidride carbonica presente in atmosfera.
Fonte: USA Regenerative Alliance
Per realizzare questi obiettivi ambiziosi, l’agricoltura rigenerativa si basa su alcune pratiche chiave. Queste tecniche, delineate dalla FAO, mirano a proteggere il suolo e a creare un equilibrio naturale. Vediamo quali sono.
1. No-till farming: invece di arare il terreno, questa pratica lo lascia intatto, proteggendo la sua struttura naturale. I benefici includono la prevenzione dell’erosione del suolo, un migliore trattenimento dell’acqua, cruciale durante i periodi di siccità, e il supporto alla vita di organismi benefici, come lombrichi e batteri, che favoriscono la fertilità del terreno.
2. Mantenere vive le radici: questo significa garantire la presenza costante di piante vive nel terreno durante tutto l’anno, attraverso colture di copertura, piante perenni o rotazioni colturali. Questa pratica è essenziale per migliorare la salute del suolo e permette di nutrire i microrganismi, ridurre l’erosione, sequestrare il carbonio e diminuire l’uso di fertilizzanti e pesticidi.
3. Copertura permanente del suolo: l’utilizzo di colture di copertura, che rimangono sul campo senza essere raccolte, protegge il suolo dall’erosione causata da vento e pioggia. Inoltre, queste piante arricchiscono il terreno con materia organica, migliorandone la fertilità, e contrastano la crescita delle erbe infestanti, riducendo così l’uso di diserbanti chimici.
4. Pascolo gestito: gli animali, se gestiti razionalmente, possono svolgere un ruolo attivo nella rigenerazione del suolo. Il pascolo controllato favorisce la ricrescita naturale dell’erba, arricchisce il terreno di nutrienti attraverso le deiezioni e previene la compattazione eccessiva del suolo.
5. Diversificazione delle colture: sostituire la monocoltura con una maggiore varietà di colture è fondamentale per creare ecosistemi agricoli più sani. La diversificazione incrementa la biodiversità, offre un habitat agli insetti, riduce il rischio di diffusione di malattie e parassiti e migliora la qualità del suolo grazie alla rotazione delle colture.
Benefici per il suolo e per l’ambiente
Il suolo è una risorsa fondamentale per la sopravvivenza umana, ma spesso sottovalutata. L'agricoltura rigenerativa offre una serie di benefici che vanno oltre la semplice produzione agricola.
Sequestro del carbonio
Il Rapporto Speciale “Climate Change and Land” dell’IPCC sottolinea la capacità del suolo di immagazzinare grandi quantità di carbonio organico, rendendolo uno dei più importanti serbatoi di carbonio sulla terra. Esso è immagazzinato principalmente attraverso il processo di fotosintesi delle piante.
Al contrario, i suoli possono anche essere una fonte di emissioni di gas serra, come CO₂, metano (CH4) e protossido di azoto (N2O). Queste emissioni derivano da processi naturali come la respirazione microbica, la decomposizione della materia organica e l'uso di fertilizzanti a base di azoto.
La gestione del suolo ha un impatto significativo sulla sua capacità di assorbire e immagazzinare carbonio. Pratiche agricole non sostenibili, come l’aratura intensiva, il pascolo eccessivo e la deforestazione, possono impoverire il suolo, riducendo il contenuto di elementi organici e aumentando le emissioni di gas serra.
Fonte: Patagonia Hashim Badani
L'agricoltura rigenerativa gioca dunque un ruolo chiave. Non solo previene il rilascio di carbonio nell'atmosfera, ma lo cattura attivamente, migliorando anche la salute del suolo e la sua resilienza ai cambiamenti climatici.
Le tecniche chiave per il suo sequestro includono le colture di copertura e il pascolo gestito.
Le prime assorbono CO₂ attraverso la fotosintesi e arricchiscono il suolo di materia organica, migliorandone fertilità e resistenza all’erosione. Il pascolo controllato, invece, stimola la crescita delle piante, trasferendo carbonio al suolo e mantenendolo poroso, favorendo così l’assorbimento di acqua e aria.
Fonte: Università degli Studi di Milano, "Cover crop: schede tecniche di coltivazione" (2023)
Miglioramento della fertilità e conservazione delle risorse idriche
Le pratiche rigenerative come la riduzione della lavorazione del terreno, la rotazione delle colture, l'uso di colture di copertura e i pascoli gestiti migliorano la fertilità del suolo, aumentando la materia organica, la struttura, la capacità di trattenere acqua e nutrienti e la resilienza agli eventi climatici estremi.
La capacità del terreno rigenerato di trattenere l’umidità e prevenire l’erosione contribuisce a una gestione sostenibile delle risorse idriche.
I principali benefici concreti sono:
aumento del rendimento agricolo con raccolti più abbondanti senza fertilizzanti chimici;
resilienza climatica siccome un suolo ricco trattiene più acqua, riducendo il rischio di siccità.
Uno studio condotto dalla Wageningen University ha dimostrato che i terreni trattati con tecniche rigenerative sono in grado di trattenere fino al 30% di acqua in più rispetto ai terreni trattati con sistemi agricoli convenzionali.
Aumento della biodiversità
Favorendo il ritorno di flora e fauna essenziali per un ecosistema equilibrato, l'agricoltura rigenerativa è fondamentale anche per la biodiversità.
Le tecniche rigenerative aumentano la biodiversità e forniscono habitat temporanei per insetti, uccelli e mammiferi.
Stimolano, in particolare, la presenza di insetti impollinatori, lombrichi e molti microrganismi del suolo. Questo incremento della biodiversità si traduce in una maggiore resilienza agli attacchi di parassiti e malattie, riducendo la necessità di pesticidi e fertilizzanti chimici. Inoltre, i sistemi agricoli diversificati migliorano l'equilibrio dell'ecosistema, garantendo che i nutrienti siano riciclati in modo naturale.
Un caso di successo, riportato dall’European Biodiversity Council 2021, è rappresentato dalle aziende agricole in Francia che, adottando pratiche rigenerative, hanno registrato un incremento del 40% nella popolazione di api impollinatrici in soli tre anni.
Chi sta adottando l’agricoltura rigenerativa?
Kiss the Ground Farm
Kiss the Ground Farm è una realtà californiana che ha fatto dell’agricoltura rigenerativa la propria missione.
Situata nella contea di Los Angeles, una regione caratterizzata da terreni aridi, inquinamento agricolo e frequenti incendi, questa fattoria ha trasformato il paesaggio locale attraverso tecniche innovative come il pascolo gestito e la rotazione delle colture. Questi metodi hanno migliorato la fertilità del suolo e aumentato la biodiversità, con un incremento significativo della biomassa vegetale.
Ma non è solo una fattoria, Kiss the Ground Farm è anche un centro educativo all’avanguardia, che offre workshop pratici ad agricoltori, studenti e comunità interessate a imparare come applicare le tecniche rigenerative nelle loro aree.
Kiss the Ground ha inoltre collaborato con enti locali e organizzazioni internazionali per promuovere politiche agricole sostenibili, dimostrando che un modello agricolo diverso è non solo possibile, ma anche economicamente vantaggioso.
Il successo della fattoria è stato raccontato in un omonimo documentario, che ha contribuito a sensibilizzare milioni di persone sul potenziale trasformativo dell’agricoltura rigenerativa.
Fonte: Kiss the Ground (2020), regia di Josh Tickell e Rebecca Harrell Tickell, immagine della copertina.
Davines Group
Davines, azienda e B Corp italiana rinomata per i suoi prodotti cosmetici, ha integrato l'agricoltura rigenerativa nella sua catena produttiva.
Nel cuore dell’Emilia-Romagna, l'azienda ha collaborato con agricoltori locali per convertire terreni convenzionali in colture rigenerative, dedicate alla produzione di ingredienti per cosmetici. Questo progetto non solo ha migliorato la qualità del suolo, ma ha anche contribuito alla creazione di corridoi ecologici che favoriscono la biodiversità.
Davines utilizza energia rinnovabile per alimentare le sue strutture e ha ottenuto certificazioni di sostenibilità per i prodotti sviluppati grazie a queste colture. Il loro impegno è documentato nel Sustainability Report annuale.
Fonte: Davines Group Sustainability Report 2023
Conclusioni
L’agricoltura rigenerativa non è solo una pratica agricola, ma una vera e propria opportunità per affrontare le sfide globali più urgenti, come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare.
Ripristinando la salute del suolo e valorizzando la biodiversità, questa pratica permette di creare ecosistemi più resilienti e produttivi, contribuendo al raggiungimento di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fondamentali, come la lotta alla fame (SDG 2), il consumo e la produzione responsabile (SDG 12), l’azione per il clima (SDG 13) e la protezione della vita sulla terra (SDG 15).
Consigli di lettura
Puoi visualizzare il documentario Kiss the Ground cliccando qui
Per avere maggiori informazioni sulla salute del suolo puoi accedere al FAO Soil Portal.
Se vuoi esplorare il ruolo dei suoli agricoli nella mitigazione del cambiamento climatico puoi consultare questo paper scientifico.
Se vuoi visionare una raccolta di soluzioni per ridurre le emissioni puoi leggere questo libro qui.
Per sapere quali sono i settori che contribuiscono maggiormente al global warming puoi consultare questo articolo di Up2You.